TEATRO DI DOCUMENTI - v. Nicola Zabaglia, 42 – Roma
tel.  06 455 485 78 – 328.8475891

KLIMTESTESIE
di Mariaelena Masetti

barretta.gif
     
2023Loca24klimtesie.png
barretta.gif


sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
KLIMTESTESIE

regia e testi poetici di Mariaelena Masetti Zannini.

Scene Alexandros Mars.
Costumi Vincenzo Verdesca.
Con Giuditta Sin.

Un viaggio sinestetico nelle visioni di Gustav Klimt ideato e condotto da Giuditta Sin.
Una sintesi visionaria ispirata dal concetto di Gesamtkunstwerk, d‘opera d‘arte totale, architettura, design, scultura e pittura unite in un unico filone artistico–culturale di fusione delle arti.
Questa è l‘idea di partenza per la mise en scene di Klimtestesie, dove s‘attua “Ad ogni tempo la sua arte, all‘arte la sua libertà”.
L‘arte di Klimt e la storia di Adele e dei suoi ritratti hanno colpito in maniera profonda e ispirato l‘artista performer Giuditta Sin.
Negli ultimi tre anni ha lavorato e ideato il progetto Adele, sviluppatesi nella rappresentazione collettiva Klimtestesie.
Avendo scelto come nome d‘arte Giuditta sente forte il legame personale con Klimt e con la visione di una donna forte e consapevolmente seduttiva che lui è riuscito a rappresentare nei suoi lavori.
Nella conoscenza dell‘arte di Klimt ne comprende la ricerca volta ad un recupero e ad una contaminazione con il mondo della decorazione, dei tessuti e della moda e la predilezione per questo suo ORO anch‘esso ispirato alla lavorazione dei mosaici bizantini ravennati.
Da performance artist da sempre dedicata alla ricerca in materia di erotica declinata in particolare al femminile Giuditta Sin, rimane catturata dal percepire fra i fili conduttori dell‘estetica klimtiana, dalla volontà di creare un‘immagine femminile forte ed altamente erotica.
Klimt infatti mette al centro delle sue opere figure di donne portatrici di messaggi ancestrali legati all‘erotismo e al potere di queste forze seduttive.
Le linee e le fattezze di queste sue incredibili muse che non solo sono state di ispirazione, ma hanno anche influenzato e contaminato arrivando oseremo quasi dire alla perfezione ed esaltazione del rapporto musa – artista e soprattutto riconoscendo l‘artisticità e creatività della prima.


     
barretta.gif