TEATRO DI DOCUMENTI - v. Nicola Zabaglia, 42 – Roma
tel.  06 455 485 78 – 328.8475891

LUCIANO DAMIANI 1923–2023
100 ANNI DI TEATRO
mostra–spettacolo itinerante
idea artistica, cura della mostra e guida Carla Ceravolo

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Da sabato 9 a mercoledí 20 DICEMBRE 2023

9 dicembre Sabato ore 20,45
10 dicembre Domenica ore 18
14 dicembre Giovedí ore 20,45
15 dicembre Venerdí ore 20,45
16 dicembre Sabato ore 20,45
17 dicembre Domenica ore 18
19 dicembre Martedí ore 20,45

LUCIANO DAMIANI 1923–2023
100 ANNI DI TEATRO

mostra–spettacolo itinerante
idea artistica, cura della mostra e guida Carla Ceravolo

allestimento Carla Ceravolo,
Paolo Orlandelli interventi recitati e cantati
selezione drammaturgica, musicale e regia Paolo Orlandelli
con Giuseppe Coppola, Cristina Maccà, Federica Raja, Mauro Toscanelli
musica dal vivo Fabio Fornaciari

al mattino, recite riservate alle scuole

Nel centenario della nascita di Luciano Damiani, un evento imperdibile per incontrare uno degli artisti teatrali piú innovativi di tutti i tempi.
Pittore e disegnatore, poi scenografo, costumista, regista, architetto e costruttore di teatri, Luciano Damiani nasce a Bologna nel 1923.
Dapprima artista visivo, inizia a creare le sue prime scenografie al Teatro la Soffitta dove Sandro Bolchi cura le regia, ma è presto richiamato da Paolo Grassi, che rimarrà sempre un suo grande ammiratore, al Piccolo Teatro di Milano, dove con Strehler forma il binomio teatrale piú fecondo del teatro del Novecento.
I teatri di prosa e lirici gli aprono le porte.
Numerosi gli spettacoli che porterà in scena al Teatro alla Scala che, nel 1990, gli dedica una grande mostra.
I suoi bozzetti verranno poi esposti al Louvre, ai Magazzini del Porto di Salonicco, capitale europea della Cultura, all‘Accademia di Brera, all‘Accademia di Francia e a Villa Pamphilj a Roma.
All‘apice del successo, Damiani dopo aver lavorato nei piú importanti teatri d‘Europa, sceglie di creare il suo teatro, nascerà cosí il Teatro di Documenti, spazio unico al mondo, segno tangibile delle sue idee sul teatro maturate in una vita.
Qui Damiani, fino al 2007, anno della scomparsa, svilupperà una personalissima ricerca sulla messinscena, sulla parola teatrale e sull‘attore.

Carla Ceravolo, direttore artistico del Teatro di Documenti dopo Damiani, e che per oltre vent‘anni ha lavorato con lui anche al completamento del Teatro, ha ideato un allestimento che attraversa l‘intera opera dell‘artista.

Paolo Orlandelli ha curato la regia e ha creato una partitura drammaturgica e musicale che richiama le opere in esposizione interpretata dagli attori Cristina Maccà, Mauro Toscanelli, Giuseppe Coppola, Federica Raja, attrice e soprano, il pianista Fabio Fornaciari interverrà con musica dal vivo.

“Accoglieró gli spettatori e li guideró nel percorso della mostra per far loro scoprire l‘evoluzione artistica di Damiani, dai primi bozzetti, straordinarie opere d‘arte comunque, alla creazione totale del Teatro di Documenti che il pubblico percorrerà interamente.
La decisiva rivoluzione artistica di Damiani è quella di strappare la scenografia dalla sudditanza della regia e di farla trionfare come strumento autonomo di lettura dell‘opera da portare in scena.
Nella sua storia, si individuano delle “tappe” fondamentali che ci ricordano i “periodi” che caratterizzano tanti pittori, Picasso su tutti.
Non è un caso che Damiani nasca come artista visivo.
L‘obiettivo che ci siamo posti non è puramente celebrativo, non si limita ad un omaggio doveroso e affettuoso, ma si prefigge di accompagnare il pubblico nel processo di creazione di un artista, di avvicinarlo alle sue scoperte, di descriverne l‘evoluzione e il metodo di lavoro contestualizzati in quell‘epoca storica che coincide con la vita stessa dell‘artista, un ampio squarcio del Novecento segnato da guerre, ricostruzioni, e da un rinnovamento, in campo teatrale mai visto prima, a cui Damiani ha dato un contributo di primo piano”.
                                                                Carla Ceravolo

recensione


     
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